Il Circolo Territoriale di Montemagno e
il Gas Calci esprimono la loro solidarietà e la vicinanza al sindaco
di Calci Bruno Possenti e al responsabile dell'ufficio tecnico del
Comune Carlo De Rosa, destinatari delle due missive minatorie
intercettate ieri all'ufficio postale.
Dopo aver appreso, nella tarda serata
di ieri, quanto avvenuto siamo rimasti sconcertati dal gesto che
avrebbe come scopo impedire la riapertura del Circolo dopo lo
sgombero del 4 aprile.
Vogliamo sottolineare che il vile
attacco di ieri è completamente estraneo al nostro modo di intendere
la risoluzione di qualsiasi tipo di diatriba.
Crediamo fermamente che qualsiasi tipo
di controversia debba essere risolta attraverso un dialogo aperto e
attraverso il confronto, non certo tramite gesti minatori di chi si
nasconde dietro l'anonimato di lettere senza mittente.
In questi 2 mesi, dopo la chiusura del
circolo a La Corte, abbiamo cercato un dialogo aperto esprimendo
chiaramente la nostra posizione e cercando di rendere note le nostre
ragioni e i motivi che ci spingono a ritenere l'esperienza di
Montemagno e del Gas Calci una ricchezza per questo paese.
Se nel confronto con l'amministrazione
comunale sono emersi anche elementi di contrapposizione non è mai
venuta meno la volontà di mantenere un discorso costruttivo, e
soprattutto il rispetto per l'altra parte.
Crediamo che qualsiasi tipo di
discussione non possa prescindere da questi 2 elementi se vuole
essere tale e credibile.
Per questo ribadiamo la nostra
indignazione per un gesto vigliacco e la piena solidarietà al
Sindaco.
Dopo l'allontanamento dalla sede di
Montemagno e la ripresa delle attività nella sede del circolo La
Corte il nostro Circolo insieme al Gas Calci ha cercato di promuovere
attività culturali ricreative che consentissero di sviluppare una
socialità basata sulla condivisione di interessi e non sul consumo.
Anche per questo negli anni siamo stati
uno spazio aperto e a disposizione di diverse realtà associative
della provincia che con noi avessero affinità di intenti, o che
comunque stimolassero riflessioni e dibattito.
Se pure non troviamo nessun valore
negativo alla parola “centro sociale” ricordiamo come nei fatti
noi siamo un circolo ARCI, che non si connota politicamente ma si
riconosce nei principi contenuti nello statuto di questa
associazione: dall'antifascismo alla solidarietà all'uguaglianza.
Per questo le nostre porte sono sempre
rimaste aperte a esperienze che si riconoscessero in questi valori:
che fosse la cosiddetta sinistra radicale, associazioni che portano
avanti progetti di sviluppo sostenibili, realtà come Libera con le
sue cene per la legalità della carovana contro le mafie, e
iniziative di sensibilizzazione alla difesa dei diritti umani.
Di fronte ad atteggiamenti minatori che
cercano di inasprire il confronto crediamo che sia ancora più
importante partecipare al corteo che si terrà sabato 22 giugno a
Calci. Un corteo pensato per ribadire l'importanza degli spazi
sociali e per portare in paese un po' di quell'esperienza che in
questi anni è stata portata avanti da un eterogeneo gruppo di
persone, fatto di donne, uomini e bambini delle più svariate età e
proveniente dalle più diverse esperienze.